Servire da mangiare è un'arte
Ci sono ristoranti in tutti il mondo. Per alcuni il focus è il cibo, per altri la location gioca un ruolo fondamentale, per altri i due aspetti sono imprescindibili. Cosa spinge un ristoratore a cercare qualcosa di più con il suo locale? Senza dubbio di luoghi in cui poter consumare un pasto ce ne sono tantissimi, in una sola città a centinaia.
Il cibo è senza dubbio l'intramontabile punto di forza di qualunque commercio, in qualunque parte del mondo. Se questa certezza per alcuni versi consola (i più affamati e patiti di ristorazione) per altri abbassa la possibilità di proporre un'offerta unica nel suo genere, di servire una fetta della clientela con un'idea diversa dalle altre e che dunque spicchi nella massa.
La regola che il perfetto ristorante è quello in cui si mangia bene è vera e condivisibile solo in parte: il buon cibo è la base su cui costruire l'identità di un locale, ma non si deve dimenticare che, come dice il proverbio, anche l'occhio vuole la sua parte.
In che modo un ristorante può coccolare il palato e strizzare l'occhio al bello, al glamour, presentando ai propri clienti un prodotto completo? Creandosi un'identità.
Il ristorante si fa il look
L'identità di un ristorante si acquista nel tempo, fidelizzando il cliente alla buona cucina: è la qualità che segna il dna di un ristorante. Tuttavia, all'obiettivo va data una mano in termini di strategia, per esempio scegliendo quale tipologia di clientela si vuole attirare.
Il volto del ristorante dev'essere chiaro e definito, il target di riferimento anche. In questo senso l'aspetto decorativo ed estetico del locale gioca un ruolo fondamentale. Se abbiamo in mente di fare centro, attirare clientela incuriosita, servire buon cibo ma stimolare la fantasia di chi si approccia al ristorante, allora il cibo, da solo, non basta.
Questo concetto, ben chiaro ormai da tempo, spinge i creativi di settore a ideare ristoranti a tema, in tutto il mondo. Il tema non è solo un argomento, non è solo ambientazione, è anche stile, epoca, colore. Per evitare di trasformare il ristorante in un parco giochi per adulti, è bene non esagerare, l'atmosfera deve venir fuori in modo chiaro ma non invadente, sottendere senza sbandierare.
Lo stile come identità
Una tendenza che arriva da oltreoceano ha visto nascere numerosi locali ispirati allo stile Vintage. Questo è evidentemente un tema, è un modo per connotare un locale, attira una parte di clientela affine a questo stile, alza un po' il target, sceglie di preferire la raffinatezza.
Il Vintage è negli ultimi anni molto in voga e la ristorazione ha colto questa ondata di successo e ne ha interpretato i modi adattandoli all'occasione. Per Vintage si intende un prodotto che si colloca lontano nel tempo rispetto al presente (minimo vent'anni), e che nella sua epoca risultava di successo, a tal punto da diventare iconico, capace di creare proseliti.
Per questo il Vintage non fa riferimento a un'epoca ben precisa, ma può affondare le mani in qualunque periodo si desideri: per un ristorante le idee a riguardo non mancano. L'ambientazione Vintage può trasportare il ristorante nei mitici anni '20 europei, così raffinati e selettivi che si potrebbe progettare un locale in puro stile Art Deco.
Della stessa epoca fanno parte diverse interpretazioni: sono gli anni ruggenti che negli Stati Uniti vedono la nascita del Jazz, per cui un ristorante potrebbe lasciare l'Europa colta ed elegante scegliendo un'ambientazione più informale, ricreata con piccoli tavolini in legno sistemati davanti a un palco, pronti a godere della cena e di uno spettacolo.
Il Vintage in un ristorante
Per ricreare l'ambientazione Vintage ci si dovrà chiaramente affidare a mani esperte. L'improvvisazione non giova al risultato: fatta la scelta, si dovrà perseguire lo stile filologicamente senza tralasciare alcun dettaglio. Tutto, dai materiali alla scelta delle forme (per tavoli e sedie per esempio), dovrà richiamare alla mente un'epoca lontana. Che potrà essere una qualunque desiderata, per esempio quella mitica degli anni '50 e '60 americani, o quella italiana dei vividi e colorati anni '70.
Non è necessario che il ristorante diventi un museo, un luogo d'esposizione. Deve restare un ristorante: lo stile scelto deve venir fuori dai dettagli. Facciamo un esempio. Se abbiamo scelto di allestire un locale richiamando gli anni '70, c'è un particolare che giocherà un ruolo fondamentale: il colore. Il colore in quegli anni era ben definito, non c'era spazio per le sfumature tenui, per i pastelli, il colore era forte, ben delineato e quasi sempre acceso.
Un ristorante che sceglie il Vintage anni '70 sarà un locale capace di attirare nostalgici ma anche giovani, quindi avrà molta presa su una buona fetta di clientela.
Il Vintage all'interno di un ristorante sarà soprattutto un'atmosfera, da ricreare con la luce, per esempio. Tornando ai ruggenti anni '20, all'Art Deco e allo stile che vede in Coco Chanel un'icona, in che modo una lampada può definire all'istante un locale? In modo assoluto: basterà scegliere un'illuminazione che si serve di pendenti, lampadari a goccia, candelabri, mescolando i materiali metallici con il vetro, anche colorato, alla ricerca di una forma di culto che trasporti la cena lontano, nel tempo e nello spazio.
Alla luminosità delle lampade dovrà fare specchio il vetro. Per ricreare quest’epoca il ristorante non potrà fare a meno di vetrate decorate, specchi, cornici importanti. Il vetro decorato e colorato è uno dei simboli dell’epoca, basterà anche solo un richiamo a questi dettaglio per ricreare un mondo al di là della porta.
Il Vintage è anche un modo di interpretare il ristorante: richiamare un’epoca passata iconica nello stile può coinvolgere anche il menù, il modo di servire ai tavoli, la scelta dei vini, delle bevande in genere. Per questo quando si parla di Vintage all’interno di un ristorante non ci si può fermare al colore delle pareti.
Appare evidente, alla luce di quanto detto, che ambientare un locale in una determinata epoca, connotarlo attraverso uno stile, richiede competenza, la figura del decoratore si fa necessaria, come necessaria diventa la disponibilità economica ad osare.
Ricreare degli spazi, richiamare alla mente attraverso i materiali, può implicare una ricerca di pezzi di nicchia, come la mobilia per esempio. Se in un ipotetico ristorante a tema “Primi anni del jazz” si vuole ricreare una corretta ambientazione, la presenza di un pianoforte originale dell’epoca si fa necessaria. Così come un bancone alla reception del già citato ristorante Art Deco potrebbe impegnare un falegname per lungo tempo alla ricerca della sinuosità perfetta.
La selezione di pezzi d’epoca potrebbe affondare i tentacoli anche nei mercatini, dai rigattieri, alla ricerca di manufatti unici e originali che possano donare al ristorante non solo “un’aria fedele”, ma proprio una precisa identità, fedele e in alcuni casi, di pregio storico.
Fonte: habitissimo