A Ségou in Mali, la 13esima edizione del Festival sur le Niger è dedicata ai giovani

Festival di Segou Mali, by WAXMORE

Quando penso all’Africa mi tornano in mente i colori e gli odori di una terra complessa e variegata e ricca di contraddizioni. Ma se ripesco dalla memoria i luoghi che ho visitato, spesso non riesco a farli combaciare con i pregiudizi e le storie che sento raccontare intorno a me, o scritte nelle pagine di quotidiani e periodici. Infondo di verità non ce n’è una sola e sta a noi decidere quale raccontare.

L’Africa è una terra di guerre e conflitti, di povertà e tragedie. E’ Boko Haram e migrazione, ma non solo. E’ anche creatività e arte, ed è di questo che voglio parlare: dell’Africa che si ribella alla sofferenza con la forza della cultura, della musica e la danza.

E’ con questo spirito, con l’intento di realizzare un evento unico tale da sostenere l’economia locale e valorizzare le espressioni artistiche e culturali del Mali, che dal 2005 la città di Ségou ospita il Festival sur le Niger, giunto quest’anno alla sua 13esima edizione. Dato il contesto attuale del paese, la direzione del Festival ha deciso di realizzare un nuovo format, un’edizione chiamata "Cittadinanza & Cultura”.

Da questa tredicesima edizione, il festival si concentrerà sui temi della pace, l'educazione, la riconciliazione, la coesione sociale e la cittadinanza. Saranno quindi 5 giorni (dal 1 al 5 febbraio) dedicati a spettacoli teatrali, a workshop, a proiezioni di video e dibattiti, a concerti con artisti provenienti da tutta l’Africa e conosciuti anche a livello internazionale. Come la giovane Elida Almeida, giovanissima cantante di Capo Verde i cui video su Youtube fanno milioni di visualizzazioni.

O come Adama Keita, giovane musicista di kora, uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni, il cui suono è simile all’arpa, e molto diffuso in buona parte dell’Africa occidentale. Adama ha iniziato a suonare a 4 anni fondendo la musica tradizionale con quella moderna.

Saranno in mostra anche diverse opere di artisti nazionali, fra tutti il pittore e professore d’arte ivoriano Pascal Konan, i cui soggetti dipinti nelle opere ruotano intorno al perenne dibattito sulla felicità e la condizione umana.

Il tema del Festival è la gioventù africana e la sfida del digitale. Perché Africa è anche questo. Qui il programma completo del festival.


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